La Cucine di corte
La corte in viaggio

L'antica Camera delle argenterie

Nelle cinque sale dell'antica Camera delle argenterie e dei servizi da tavola di corte, con le bacheche di quercia in parte originali dell'epoca, vedete alcuni pezzi unici o parti di servizi delle antiche manifatture viennesi, ungheresi e boeme.

L'antica Camera delle argenterie

Notevoli sono i bei servizi di bicchieri di diverse molature, della ditta Lobmeyr di Vienna.

Una particolarità è lo straordinario servizio inglese da dessert della Manifattura Minton, che Elisabetta donò all'imperatore Francesco Giuseppe per il casino di caccia di Offensee.

Il servizio Grand Vermeil è senz'altro uno dei più pregevoli della Camera delle argenterie di corte. Questo capolavoro dell'oreficeria francese era formato in origine dai vari pezzi per 40 coperti. Intorno al 1850 alcuni argentieri viennesi furono incaricati di integrarlo a 140 coperti. Oggi  questo magnifico servizio comprende 4500 pezzi e pesa oltre 1 tonnellata. E' realizzato in argento dorato a caldo, detto "vermeil" in francese. 

Nell'ultima sala dell'antica Camera delle argenterie  sono presentati piatti d'argento, vassoi, scodelle, casseruole e zuppiere che ci danno un'idea delle dimensioni dei servizi d'argento usati a corte tutti i giorni.  Le stoviglie d'argento massiccio recano l'aquila imperiale, e colpiscono per l'eleganza sobria e discreta. A lungo la porcellana, che dal 1710 si produceva anche in Europa, venne utilizzata soltanto per le minestre e i dessert, mentre si continuavano a servire tutte le altre pietanze in piatti d'argento. Soltanto nel corso dell'Ottocento nei pranzi di carattere privato si affermò l'uso dei servizi di porcellana.

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